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Mi sono cimentato nella sostituzione di un hard disk di un Macbook Air del 2014. Il disco non veniva più riconosciuto dal sistema e pertanto ho deciso do provare autonomamente la sua sostituzione. Acquistare un nuovo disco per Macbook è molto costoso perchè è quasi obbligatorio utilizzare componenti ufficiali o comunque dischi certificati.
Seppure Apple installi nei suoi Macbook dischi SSD in standard M2 PciExpress ha ben pensato di utilizzare un pettine proprietario per rendere esclusiva la gestione della sua sostituzione.
In rete però ho scoperto dell’esistenza di alcuni adattatori che convertono il pettine apple proprietario in uno standard M2 Pcie consentendo quindi di poter utilizzare un qualsiasi disco in commercio con questo standard. Ho pertanto acquistato uno di questi adattatori su Amazon, comprensivo dei cacciaviti per aprire il macbook (anch’essi con teste proprietarie pentalobe)
Nelle nostre case è sempre più frequente trovare delle piccole reti locali che mettono in comunicazione i nostri dispositivi: Pc Desktop, portatili, cellulari, e sistemi di intrattenimento video (mediacenter). Nasce quindi l’esigenza di avere un sistema di storage centralizzato che consenta di avere i nostri dati sempre disponibili ed in linea, a prescindere da quale sia il dispositivo che stiamo utilizzando. Di conseguenza si stanno sempre più diffondendo anche in ambiente domestico le NAS (Network Area Storage) che non sono altro che degli storage accessibili attraverso la rete(LAN), dei box simili agli hard disk esterni usb che però integrano anche l’integrazione nella rete Lan. Non essendo pienamente soddisfatto della soluzione attuale nella mia rete casalinga (disco esterno usb collegato al router che fa anche la funzione di NAS), ho voluto comprare un box NAS che faccia proprio quel mestiere. Ero soprattutto alla ricerca di stabilità e migliori performance rispetto alla soluzione precedente. Ho acquistato questo modello (economico) su ebay: si tratta del Pluscom Lan Storage, un enclosure che ospita un disco sata da 3,5" con capacità fino a 2TB e gli ho montato un western digital green (1TB) che già avevo a casa. Una volta collegato il box alla rete casalinga e lanciata l’applicazione fornita su cdrom che effettua la ricerca del dispositivo è stato subito possibile accedere alla pagina di amministrazione web, semplice ma funzionale. Qui è possibile impostare i parametri della propria rete (ip statico, dhcp, dhcp server), si possono impostare le cartelle condivise di rete e creare nuovi utenti con le rispettive autorizzazioni. Anche senza nessun setup iniziale la NAS ha già disponibile la cartella condivisa di default: "public" a cui possiamo accedere da windows: \\storage\public se ne possono creare altre, ciascuna con i propri permessi di accesso. Oltra alla connessione tradizionale attraverso le condivisioni di rete Windows è possibile accedere alla NAS anche attraverso il protocollo FTP e DLNA (quest’ultimo si sta diffondendo molto in questo periodo in quanto è diventato lo standard di accesso ai file multimediali da parte dei dispositivi quali mediacenter, tv, console, cellulari, ecc.). La parte forse più interessante fra le caratteristiche offerte da questo prodotto è probabilmente la possibilità di effettuare anche dei download tramite il protocollo p2p bittorrent, in pratica possiamo caricare attraverso l’interfaccia web il .torrent (che generalemente troviamo attraverso qualche motore di ricerca) e lui si occupa di effettuare il download, soluzione molto comoda in quanto ci consente di lavorare a Pc spento (basti pensare a quando vogliamo scaricare file di grosse dimensioni come film che possono occupare anche diversi GB). Il limite di download è di 5 torrent al max contemporaneamente, comunque possiamo caricarne anche di più, il NAS gestirà la coda di scaricamento.
Un’altra interessante caratteristica è quella sul tipo di collegamento: oltra al tradizionale collegamento attraverso il cavo ethernet alla LAN è anche possibile scegliere di collegare il box attraverso la porta USB.
In questo modo otteniamo le stesse funzionalità di un disco esterno, quindi se abbiamo bisogno di trasportare e copiare velocemente grosse quantità di dati rinunciando alla condivisione di rete possiamo scegliere anche questa modalità. E’ da precisare comunque che dati precedentemente archiviati via rete, una volta che il disco viene ricollegato in USB non sono sempre visibili chiaramente vista l’organizzazione proprietaria dei dati che applica il filesystem del Pluscom Lan Storage. Per questo deve essere chiaro che se ne deve fare un utilizzo esclusivo: o come NAS o come disco esterno.
Esistono dispositivi analoghi (ma anche molto più costosi) che integrano molte più funzioni, diciamo che a me bastava avere archivio NAS che garantisse una buona stabilità e performance adeguate, vediamo allora come si è comportato questo Pluscom:
Performance: i test di velocità che ho fatto si sono basati sulla copia di file di grosse dimensioni dal Pc alla NAS e viceversa, sia attraverso la condivisione di rete sotto ambiente Windows sia attraverso un client FTP.
Performance:
La velocità è misurata col tool SuperCopier che sotto Windows riporta in tempo reale la velocità della copia in corso, sia in lettura che in scrittura si sono ottenuti valori mediamente nell’intorno dei 6.5 -7 MByte/sec, mentre attraverso il client ftp il valore sale leggermente intorno ai 7-7.5 Mbyte/sec. Sono valori non eccezionali (ricordiamo che su una rete fastethernet 100 Mbit/s il limite massimo raggiungibile si avvicina ai 12 MByte/sec.). Seppure non entusiasmante la velocità è comunque adeguata alla maggior parte delle esigenze in quanto consente agevoli scambi di file, non vi sono problemi con lo streaming di contenuti in alta definizione, è penalizzante invece quando si tratta di copiare grosse quantità di dati.
Stabilità:
ecco il vero punto debole di questo dispositivo: la stabilità nell’utilizzo continuativo, purtroppo ho notato che "sotto stress", ad esempio quando inizialmente vi ho riversato in modo massivo i miei dati (foto e video), accade che la NAS può presentare due tipi di anomalia: la prima si manifesta con un repentino abbassamento della velocità di filetransfer fino allo stop del trasferimento che dopo qualche istante poi riparte in modo autonomo. il secondo è un freeze del NAS che deve essere necessariamente riavviato.
Nell’utilizzo di tutti i giorni invece la stabilità si è dimostrata adeguata, anche con diversi torrent in scaricamento il dispositivo è rimasto attivo senza interruzioni anche diversi giorni.
Per gli smanettoni:
Parliamo un pò più tecnicamente di questo prodotto: importante precisare che la NAS effettua una formattazione di tipo FAT32 sul disco fisso. Ciò nonostante è possibile archiviare anche file di dimensioni superiori a 4GB in quanto il filesystem proprietario splitta ed organizza i file in modo adeguato e rende del tutto trasparente questa organizzazione dei dati all’utente che vi si collega attraverso la LAN.
Il processore utilizzato dal box è il diffuso RDC3282, la scheda elettronica che monta è utilizzata come core da diversi NAS di altri produttori, di fatto cambia l’enclosure esterno ma l’elettronica è la stessa, ed anche il software di gestione. La comunità di utenti ha quindi avuto la possibilità di confrontarsi ed anche provare diversi firmware che sono pienamente interscambiabili.
La convenienza di utilizzare firmware di altri produttori è che a volte sono più aggiornati perchè alcuni produttori sono più attenti allo sviluppo ed alla correzione dei bug segnalati.
Uno sviluppo molto interessante è quello di firmware che utilizzano il sistema di formattazione di tipo NTFS, il disco formattato in questo modo è molto più flessibile, soprtattutto è possibile accedere e modificare gli stessi dati sia collegandosi via LAN che attraverso la porta USB. Ciò rende facile scollegare la NAS dalla rete e collegarla via USB per caricare grosse quantità di dati in modo estemporaneo, con l’USB si raggiungono tranquillamente velocità di 40 MByte/sec. Purtroppo questi firmware con supporto NTFS sono ancora instabili e spesso la NAS si blocca e necessità il riavvio.
Infine segnalo anche la presenza di una seconda porta di tipo USB host a cui è possibile collegare un pendrive, anche quest’ultimo sarà visibile dalla rete su una opportuna condivisione.
Vi lascio il riferimento più interessante che ho trovato in rete da cui potete anche scaricare i firmware di cui ho parlato, si tratta del:
forum Patriot Memory GearBOX – attualmente il migliore punto di riferimento per firmware ed info